Ci lascia a 89 anni Nelle Harper Lee, autrice de “Il buio oltre la siepe”

Lettori e lettrici de La Parola ai Libri,
ho appena appreso la notizia della morte di una donna geniale, una scrittrice statunitense che nel 1961 vinse il Premio Pulitzer per quello che fino all’anno scorso era restato il suo unico libro, “Il buio oltre la siepe”, Nelle Harper Lee.
Dal libro era stato tratto un film, con Gregory Peck nel ruolo del protagonista Atticus Finch, che si aggiudicò tre premi Oscar. Poi nel 2015 dopo mille controversie era uscito il secondo libro della scrittrice, Va’, metti una sentinella,  che in realtà era un prequel del romanzo più famoso.
Non sono molte le notizie che riguardano questa eccezionale donna.
Nelle Harper Lee nacque il 28 aprile del 1926 a Monroeville, in Alabama. Uno dei suoi più cari amici d’infanzia fu Truman Capote. La sua inclinazione per la letteratura si sviluppò al liceo e dopo il diploma, al College femminile Huntingdon di Montgomery, pare stesse spesso in disparte per concentrarsi sui suoi studi e sullo scrivere. Si traferì poi alla University of Alabama, dove contribuì al giornale della scuola e divenne direttrice della rivista umoristica Rammer Jammer. Fu accettata alla Facoltà di Legge, e proprio a causa dell’impegno che ciò comportava dovette lasciare il posto di direttrice della rivista. Tuttavia, dopo il primo anno di studi, pare confidò alla famiglia che la sua vera aspirazione era scrivere e non fare l’avvocato. Nel 1948 andò alla Oxford University in Inghilterra; nel 1949 riprese gli studi di Legge, ma li abbandonò molto presto, durante il primo semestre, per seguire la sua vera passione e il suo sogno di scrivere. Il 1949 è un anno molto importante per Harper Lee: si trasferisce a New York, dove per diversi anni lavora come agente di viaggio, e ritrova il suo vecchio amico Truman Capote, astro nascente della letteratura del tempo. Strinse amicizia con i coniugi Brown, i quali nel 1956 le fecero un regalo che segnò la vita della donna: il denaro necessario che le consentisse di mantenersi per un anno e poter scrivere a tempo pieno. I Brown fecero anche di più, le presentarono Maurice Crain, un agente che la introdusse in una casa editrice. Nacque così il suo capolavoro indiscusso: “To Kill a Mockingbird” (Il buio oltre la siepe).
Determinante si dimostrò al fianco di Truman Capote, diventando una sorta di collaboratrice per un reportage commissionato dal New Yorker. I due, si recarono nel Kansas per scrivere dell’impatto dell’omicidio di quattro membri della famiglia Cuttler sulla comunità in cui vivevano. In seguito, i due presunti assassini furono catturati e interrogati e Harper Lee e Capote ebbero l’opportunità di intervistarli. Il materiale servì alla realizzazione del romanzo di Truman Capote,  A sangue freddo.
Nel luglio del 1960 pubblicò Il buio oltre la siepe che, come detto, le valse il Premio Pulitzer.
Negli anni successivi, stando alle voci che circolavano, pare che Harper Lee abbia lavorato ad un altro romanzo, tuttavia mai pubblicato. Sicuramente continuò a collaborare con Capote, fino alla pubblicazione di A sangue freddo nel 1966. Durante gli anni ’70 e ’80 si ritirò quasi completamente dalla vita pubblica, dividendosi tra New York e Monroeville, dove si concentrò alla realizzazione di un libro su un serial killer dell’Alabama, Il reverendo, mai pubblicato.
Un importante riconoscimento ufficiale arrivò il 5 novembre del 2007 quando il Presidente George W. Bush la premiò con la più alta onorificenza civile statunitense , la Medaglia presidenziale della libertà, con la seguente motivazione: Il buio oltre la siepe “Ha influenzato il carattere del nostro paese in meglio. È stato un dono per il mondo intero. Come modello di buona scrittura e sensibilità umana questo libro verrà letto e studiato per sempre”.
E arriviamo al 14 luglio 2015: uscì con una tiratura iniziale di 2 milioni di copie, il suo secondo e attesissimo romanzo, Va’, metti una sentinella che, anche se appare come un prequel de Il buio oltre la siepe, la scrittrice dichiarò di averlo scritto precedentemente al primo. Pare che il romanzo sia stato scoperto dall’avvocato dell’autrice, Tonja Carter, in una cassetta di sicurezza. E da qui, molti dubbi sulla reale volontà dell’autrice di voler pubblicare il romanzo, anche se si è arrivati alla conclusione che non ci fossero prove che la scrittrice fosse vittima di coercizione.
Trama
 
Alabama. Inizio anni trenta, dopo la Grande Depressione. Jean Louise (Scout) e Jeremy (Jem) Finch, sono due ragazzini orfani di madre che vivono nella piccola cittadina immaginaria di Maycomb. Il padre Atticus è avvocato e, nonostante il poco tempo concessogli dalla sua professione, si occupa con grande sensibilità e affetto dell’educazione dei suoi due figli, col solo sostegno della brava domestica nera Calpurnia. La storia viene raccontata in prima persona dalla protagonista Scout ormai adulta. Si svolge nell’arco di tre anni. Inizia quando la bambina ha sei anni ed è impegnata, durante l’estate, in giochi avventurosi col fratello Jem, più vecchio di quattro anni e con l’amico Dill, suo coetaneo. Abituati a inventare personaggi ispirati alle vicende dei loro romanzi di avventura preferiti, sono attratti dalla misteriosa presenza di Boo (Arthur Radley), il vicino di casa. Costui, in passato membro di una gang di giovinastri, per evitare il riformatorio, vive segregato in casa. La tranquillità della cittadina è sconvolta da una grave vicenda: Tom Robinson, un bracciante nero, viene ingiustamente accusato di violenza sessuale nei confronti di una ragazza bianca (Mayella Ewell). Atticus è incaricato dal giudice Taylor di difenderlo. Riesce a dimostrare l’assenza di prove e avvalora l’innocenza dell’imputato facendo comprendere che le percosse subite dalla giovane sono opera di suo padre, il crudele e ignorante Bob Ewell, ma il Tribunale decide ugualmente di condannare Tom. Scout e Jem assistono all’intero processo dalla balconata riservata ai neri, ospiti del loro Pastore. La maggioranza degli abitanti di Maycomb disprezza Atticus, che viene definito “negrofilo” e che ha permesso ai suoi figli di mescolarsi al pubblico di colore durante il processo. Tom viene messo in prigione. L’avvocato Finch pensa che ci siano buone possibilità di una vittoria in appello, ma il detenuto è stanco e depresso e durante l’ora d’aria tenta di fuggire: verrà ucciso dalle fucilate delle guardie come un povero uccellino indifeso. Nonostante questo, Bob Ewell continua a nutrire un terribile odio nei confronti di Atticus che lo spinge addirittura a cercare di uccidere Jem e Scout mentre stanno rincasando una sera al ritorno dalla festa di Halloween. I bambini vengono salvati da Boo, che per anni li aveva osservati in silenzio dall’interno della sua abitazione considerandoli forse i suoi unici amici. Per salvare i due ragazzi Boo è costretto a uccidere Ewell. Lo sceriffo ne è consapevole ma, per evitare allo psicolabile Boo lo stress del processo e i clamori della folla, decide di archiviare il caso come un incidente.
(fonte Wikipedia)
Trama
 
Jean Louise FInch (Scout) è una donna di 26 anni che vive a New York. Durante il periodo estivo va a trovare la famiglia a Maycomb, in Alabama, per trascorrere con loro due settimane di vacanze. Si incontra col suo amico d’infanzia e corteggiatore, Henry Clinton (Hank), che è diventato avvocato e lavora come assistente del padre di Jean Louis,Atticus Finch. Il padre della protagonista non è più raffigurato come la retta coscienza morale de Il buio oltre la siepe, ma ha legami con ambienti segregazionisti, il Ku Klux Klan. Jack, lo zio medico, è ora in pensione, vive solo e si dedica, con passione di estroso erudito, ai suoi interessi letterari. La zia Alexandra gestisce la casa da quando Calpurnia, la domestica nera, ormai anziana, si è ritirata dal servizio. Jean Louise esce col giovane Henry e assieme ripercorrono i luoghi della loro infanzia. La cittadina è cambiata: le abitazioni e i locali sono stati ristrutturati, i neri possono permettersi l’automobile, ma la gente è rimasta la stessa, piena di pregiudizi e incline ai pettegolezzi che il comportamento spregiudicato di Scout non tarda a scatenare. La narrazione prosegue descrivendo la ripresa dei rapporti sociali della protagonista con gli amici e conoscenti della sua città, inframezzata dai ricordi della sua infanzia e adolescenza condivisa con l’amico Dill e col fratello Jem, da poco tragicamente deceduto per una malattia cardiaca, come la madre. Dopo aver trovato un opuscolo dal titolo La peste nera tra le carte di suo padre, una domenica pomeriggio, Jean Louise segue incuriosita Henry e Atticus che si recano a una riunione politica al Palazzo di Giustizia e scopre che sostengono, per le elezioni della Contea, la candidatura di un esponente apertamente razzista. È inorridita: il padre è ormai per lei un ipocrita e un traditore. Avviene un incidente: il nipote di Calpurnia ha investito con la sua auto un pedone ubriaco. Atticus si impegna a seguire il caso, ma con l’intenzione di far riconoscere al ragazzo la sua colpa per evitare che sia patrocinato dalla NAACP, un’associazione che difende la gente di colore. Jean Louise va a trovare Calpurnia e viene trattata con cortesia ma con freddezza. Cerca consolazione presso lo zio Jack, ma questi giustifica il comportamento del fratello con la complessità della situazione politica del Sud. Presto Scout arriva ad uno scontro durissimo col padre. Furiosa prepara i bagagli per andarsene ma mentre è in procinto di salire in macchina per lasciare la città, sopraggiunge lo zio Jack. I due hanno un’aspra discussione e Jack assesta alla nipote uno schiaffo. Scout rinsavisce e con l’aiuto dello zio finalmente realizza molte cose: vede il padre non più come un idolo, ma come un uomo con le sue contraddizioni e le sue incongruenze e comprende anche quale può essere il suo ruolo al suo fianco, con le sue idee progressiste tra i pregiudizi della città di Maycomb, Alabama.
(fonte Wikipedia)

 

Posted by laparolaailibri