RECENSIONE: “Il fiore e le spade”, di Alfred Mason (Scrittura&Scritture)

  1. Cari lettori e care lettrici de La Parola ai Libri,
    eccomi pronta per parlarvi di un bel classico storico d’avventura, Il fiore e le spade di Alfred Mason, pubblicato dalla casa editrice Scrittura&Scritture che ringrazio moltissimo per la copia omaggio.
    Affascinata dalla trama e con un debole per i classici, sono andata a colpo sicuro scegliendo questa lettura!



SCHEDA TECNICA

Autore: Alfred Mason
Titolo: Il fiore e le spade
Casa editrice: Scrittura&Scritture
Collana: VociRiscoperte
Pagine: 352
Traduzione: Sabina Ferri
Genere: romanzo storico
Pubblicazione: 22 novembre 2018
ISBN 9788885746077
Prezzo: € 13,50


TRAMA

1718. Clementina Sobieska, figlia del principe di Polonia, è promessa sposa di Giacomo Stuart, il “principe esiliato”, che con questa unione formerebbe in Europa un partito a lui favorevole. A impedire le nozze interviene l’imperatore Carlo VI d’Asburgo che, sotto consiglio di Re Giorgio I di Gran Bretagna, fa rapire Clementina per confinarla in un castello a Innsbruck.
Ma il nobile Carlo Wogan, fedelissimo dello Stuart, non si arrende a che la Storia non si compia: Clementina deve sposare il principe, lei è nata per essere regina. Wogan si impegna in prima persona a che questo avvenga e promette di liberare la Principessa.
L’impresa, però, è troppo ardua per una sola persona, e Wogan ha bisogno dei suoi amici, pochi ma fidati, il fior fiore dell’Irlanda, tre ufficiali del Dilon’s Iris Regiment.
A bordo di una berlina, al pari dei protagonisti, si viaggia in un romanzo storico ricco di avventure e colpi di scena da vivere avvolti in un mantello e armati di spade, sempre col fiato sospeso, pronti a destreggiarsi tra inganni e verità, favole e sogni.
Su tutto sembra prevalere una sola parola: l’onore. Ma si è davvero pronti a sacrificare tutto per l’onore?


INCIPIT


RECENSIONE

“Qual è il più acuto sprone che l’uomo conosca? Che cos’é che dà all’uomo audacia per tentare e senno per compiere l’impossibile?”.
“L’amore, dicono i poeti.”

E’ un giorno di settembre del 1718 quando il nobile cavaliere Carlo Wogan, fedelissimo del “principe esiliato” Giacomo Stuart, arrivando in Italia, a Bologna, con in mano una procura di matrimonio da Roma, apprende la terribile notizia del rapimento della principessa Clementina Sobieska, figlia del principe di Polonia e promessa sposa di Giacomo Stuart. A voler impedire le nozze è Carlo IV d’Asburgo, e ci riesce confinando la principessa e sua madre in un castello di Innsbruck. Carlo Wogan, che incarca tutti i valori positivi e nobili della fedeltà, dell’onore, della causa, pur consapevole di intraprendere una missione davvero difficile e, per molte ragioni, quasi impossibile, promette di liberare la principessa, nata per essere regina, e di ricondurla al sicuro, restituirle il posto che le spetta e la sua dignità. Fin dal principio, il clima che si respira attraversando le pagine del romanzo, è cospiratorio, gli intrighi iniziano a manifestarsi da subito, e noi siamo testimoni di ciò grazie al racconto di un narratore onnisciente che ci conduce per mano, a volte passeggiando, altre volte correndo al galoppo con i personaggi, attraverso gli accadimenti che intercorrono nella storia.

Carlo Wogan, rendendosi conto di quanto sia ardua l’impresa, fa affidamento sui suoi fedeli amici, tre ufficiali del Dilon’s Iris Regiment: O’Toole, Misset e Gaydon. Ma ancor prima di raggiungere i suoi amici, Wogan deve affrontare non pochi ostacoli e peripezie, rischiando costantemente la vita, perché qualcuno continua a non volere che riesca nell’impresa, che quel matrimonio non venga celebrato e, di conseguenza, opera affinché il cavaliere fallisca; una volta diretti a Innsbruck le difficoltà non potranno che essere maggiori ed i pericoli più insidiosi. Arriviamo con il fiato sospeso a sperare, a chiederci se Wogan ce la farà, se arriverà fino in fondo, e poi ci chiediamo anche quali siano i sentimenti del nobile cavaliere, se sia l’onore a spingerlo a mettere a repentaglio la sua vita, o meglio, se sia solo l’onore, se ci si altro e se, in questa eventualità, quale sentimento prevarrà alla fine.

Dopo averle risposto tacque di nuovo, ma subito si accorse che il silenzio era più pericoloso delle parole, perché nel silenzio si potevano sentir parlare i cuori.

La lettura de Il fiore e le spade è un viaggio emozionante anche, se non soprattutto, per noi lettori, ricco di colpi di scena, perché molti sono gli inganni, e in cui si riconoscono i tempi ed i ritmi del genere storico d’avventura, che mi ha fatto assaporare, piacevolmente, il gusto classico che tanto mi coinvolge, in cui si identificano, man mano, i buoni sentimenti da quelli cattivi, le maschere e i traditori dagli eroi, la forza dell’amicizia, la sua importanza, la bellezza di riscoprire romanzi avvincenti e di altri tempi.

La felicità non si raggiunge con l’affannarsi a correrle dietro; anzi, quello è il vero modo per non raggiungerla.

Una trama incalzante, cadenzata e scorrevole. Cosa desiderare di più?


VociRiscoperte

Questo romanzo fa parte della nuova collana VociRiscoperte della casa editrice, un nuovo progetto editoriale nato nel novembre del 2018, che ho da subito accolto con entusiasmo. Cosa si propone questa collana? Di pubblicare grandi romanzi del passato, oggi introvabili in Italia, proponendo generi diversi, dalla narrativa straniera a quella italiana, spaziando dal genere storico a quello d’avventura, dal melò al rosa, dal dramma alla commedia. Ogni lettore sarà accontentato! Si tratta sicuramente di un progetto straordinario, che fa intuire con quanta passione, amore e dedizione lavori Scrittura&Scritture; un progetto di scoperta e RiScoperta, di riscrittura, recupero e valorizzazione letteraria, il tutto facilmente riconoscibile grazie al tratto grafico scelto per la collana. Oltre a Il fiore e le spade di Alfred Mason, è stato pubblicato, sempre per la nuova collana, il romanzo russo L’amazzone del deserto di P. Nikolaevic Krasnov.
Vi suggerisco di tenere d’occhio il sito della casa editrice per essere sempre aggiornati.