“Il principio delle nuvole”, di Fabio Privitera

Cari lettori e care lettrici de La Parola ai Libri,
oggi vi parlo del romanzo di esordio di Fabio Privitera, Il principio delle nuvole, edito da Masciulli Edizioni, un libro sicuramente particolare, che ho apprezzato e che è arrivato al momento giusto, proprio quando avevo necessità di perdermi tra le righe di un libro e di ritrovarmi in alcuni estratti.


 

Titolo: Il principio delle nuvole
Autore: Fabio Privitera
Masciulli Edizioni
Anno pubblicazione 2018
Pagine 262
ISBN: 978.88.85515.20.8
Prezzo 15,00 €


TRAMA

I legami esistono già altrove, oltre lo spazio e il tempo. Lì le anime si sovrappongono le une alle altre, e quelle affini sono intrecciate tra loro. Alle volte si incontrano anche nello spazio e nel tempo ordinari. Si riconoscono e scoprono d’appartenersi da sempre. Quando ciò accade, gli incontri possono muovere energie emozionali in grado di far compiere scelte e cambiamenti. È quanto accade ad Eduardo e Aurora, protagonisti di questo romanzo, che un mattino di dicembre prendono lo stesso treno. Il primo aggrovigliato nella propria routine. La seconda in cerca di libertà e riscatto verso la vita. Un intenso scambio di sguardi, una strana sensazione di dejà vu e un diario perduto dall’una e ritrovato dall’altro, danno modo al destino di dirigere i passi dei due protagonisti sino a farli incontrare nuovamente, per svelarsi già innamorati. Tuttavia, la maschera di uomo perfetto, con la quale Eduardo appare agli occhi di Aurora, non reggerà più di un’intera giornata con grande risentimento da parte della ragazza. Nel testo prende sempre più forma il tema del cambiamento, e come le esperienze della vita possono condurci alla mossa o permanere nelle zone di comfort.


RECENSIONE

“E’ una mattina come tante, alle porte c’è l’inverno, l’autunno ci regala gli ultimi colori accesi e il cielo sa di neve. Sì, credo proprio che nevicherà. Intanto, l’amara verità si rivela mentre rifletto su come si vorrebbe, si dovrebbe, si potrebbe. Come ogni giorno resto immerso nella mia routine, tradendo i miei stessi propositi. Razzolo male, ma ruzzolo ancora meglio nella ruota della mia vita in cui tutto, anche il tempo, è una costante.”

Eduardo (Eddy), ingegnere siciliano trasferitosi per lavoro al Nord, conduce una vita abitudinaria. Ogni giorno prende il treno, il regionale veloce Torino-Milano per recarsi in ufficio, durante i fine settimana si concede una passeggiata in bici tra le colline oppure resta a Milano in compagnia di Marina, la donna che frequenta, ma che non ama. E’ un attento osservatore, i suoi occhi non solo vedono, ma intrappolano i dettagli per elaborarli e coglierne anche la più tenue delle sfumature. Una mente curiosa e vivace, intrappolata in una vita senza troppa passione. Al contrario, la protagonista femminile, Aurora, è una esplosione di riscatto e desiderio di vivere a fondo la vita, senza volersi più accontentare, liberandosi dalle catene cui era assoggettata e respirando a pieni polmoni la possibilità di essere se stessa, autrice della propria storia e di quella della sua bambina. Ho trovato suggestiva questa immagine:

“Il futuro adesso è un foglio di carta bianco. Non è più quel copione preparato a tavolino dai miei e di cui, a loro avviso, io ne ero una pessima interprete. Le mie scelte, ciò che il cuore e l’anima da oggi m’ispireranno, diverranno la matita con la quale scrivere, giorno dopo giorno, la mia storia. Una matita, sì, perché se sbaglio voglio poter ricominciare sempre, senza rimorsi e rimpianti. Le mie pagine, quelle di mia figlia, saranno piene del sapore dell’esistenza.”

L’incontro tra i due, casuale oppure no? Come se l’universo avesse cospirato. E’ il fato, il destino o il caso che ci pone davanti una improvvisa sterzata alla quotidianità? Che ci fa prima sfiorare, poi accarezzare ed infine travolgere da situazioni, persone, sentimenti che non pensavamo potessimo attraversare e sentire? E’ un vento di cambiamento, come il pincipio delle nuvole, a cui non ci si può opporre, e che ti fa rinascere e scoprire consapevolezze di cui eri sprovvisto o di cui ignoravi la portata reale.
Uno sguardo, poi due, un’energia dei sensi, un diario dimenticato sul treno, una mano che lo ritrova e lo legge, lo custodisce, occhi che pare debbano perdersi, ma che poi, ancora una volta, si ritrovano per rimanere incastrati come per magia.

“Ci sono occasioni in cui la vita ci passa accanto. Lo fa apposta, vuol farsi notare, e credo ci sia sempre la volta buona da afferrare per crearsi una felicità che vada oltre quella sognata. Basta non smettere di osservare il paesaggio mentre si cammina attraverso la vita.”

La storia di Eddy e Aurora è un riconoscersi, tenersi, per poi smarrirsi, perdersi, cercarsi nuovamente; capire e risolvere, ognuno per conto proprio, le difficoltà e i problemi delle rispettive esistenze, per poi sentirsi realmente pronti ad amare di nuovo.


Un romanzo dalla scrittura elegante, dalla potente carica evocativa, introspettivo e riflessivo.
Mi è piaciuta molto l’intenzione, che ha trovato realizzazione nella trama. Il libro ti invita a riflettere, a rallentare la corsa, a pensare. Mi è piaciuta molto anche la scelta di alternare le due voci dei protagonisti, perché offre un quadro completo e non unidirezionale della storia. Solo nei dialoghi, in alcuni momenti, ho riscontrato una certa forzatura espressiva. Ma è un gusto personale, chiaramente. Mi spiego meglio. Mentre per i soliloqui o per i monologhi, l’utilizzo di un linguaggio evocativo e profondo l’ho trovato coerente, per i dialoghi lo considero poco reale, un po’ artefatto, facendo riferimento all’uso comune del linguaggio tra individui. Ma questo mio parere non intacca la bravura indiscussa di Fabio Privitera con la scrittura, il talento nel saper descrivere un’emozione, un sentimento, un sentire, trasformandolo in tangibile.


“Ci sono certi occhi che ti inchiodano, e la cui intensità ti porta a distogliere i tuoi, perché li senti a tal punto frugarti la mente e l’anima, portando a galla tutti i tuoi segreti, che finisci per ritrarti, spinto da un insolito istinto di sopravvivenza. Quando tutto questo avviene, hai solamente due vie: scappare via o lasciarti andare e rischiare di innamorartene, perché saranno quegli unici occhi capaci di riconoscerti tra mille altri, quegli unici occhi che riconosceresti tra mille altri.”


L’AUTORE

Fisico per curiosità e poeta per vocazione, Fabio Privitera ha vissuto buona parte della propria vita a Catania. Conseguita la laurea in fisica si trasferisce a Torino, dove vive attualmente. Si occupa di eventi sul tema della coppia e spiritualità e di tutto quanto concerne l’ambito letterario, dalla realizzazione di reading poetici alla conduzione di presentazioni editoriali. Pianista e compositore autodidatta, è autore di poesie e di numerosi Aforismi e pensieri sull’amore, la vita e la mente, pubblicati sui social dove è seguito da numerosi follower. “Il principio delle Nuvole”, edito da Masciulli Edizioni, è il suo primo romanzo.