Cari lettori de La Parola ai Libri,
anche voi siete appassionati di classici? Edizioni Croce aggiunge un nuovo titolo alla collana Participio Passato con la pubblicazione “Racconti” di Elizabeth Gaskell, disponibile a fine mese presso tutte le librerie.
Racconti raccoglie la narrativa breve di una delle migliori scrittrici dell’Ottocento inglese, colei che è riuscita a entrare nelle grazie di Charles Dickens e a dare voce a una moltitudine di personaggi – non solo figure riprese dalla nobiltà ma anche uomini recuperati dalla periferia umana, storie di reietti, di esclusi. La scrittura breve ha accompagnato Elizabeth Gaskell per tutta la vita, dal suo esordio fino alla morte improvvisa avvenuta durante un tè nel suo salotto, nel 1865. Pubblicati sulle maggiori riviste dell’epoca, i suoi racconti hanno entusiasmato generazioni di lettori. La modernità con cui Elizabeth Gaskell riesce a investigare all’interno dell’animo umano non ha pari nella storia della letteratura vittoriana. Le sue storie ci coinvolgono da vicino, ci toccano e alla fine ci disarmano. Racconti ambisce ad avere un carattere “definitivo”, mettendo assieme una serie di titoli finora mai tradotti in italiano, al fine di confermare l’importanza della scrittrice all’interno del panorama letterario inglese.
Elizabeth Cleghorn Gaskell (Londra 1810 – Holybourne 1865), orfana di entrambi i genitori, cresce nel piccolo centro rurale di Knutsford e a ventuno anni sposa William Gaskell, ministro della Chiesa Unitaria, col quale si trasferisce a Manchester. Nel 1845 la morte dell’unico figlio maschio la spinge, spronata dal marito, a cercare sollievo al dolore nella scrittura del suo primo romanzo, Mary Barton. Quella che era nata come distrazione diventa ben presto una vera e propria vocazione letteraria: l’osservazione della realtà di Manchester la stimola a descrivere la vita drammatica del proletariato urbano e le tensione fra le classi. Per la rivista di Charles Dickens – «Household Worlds» – scrive una serie di bozzetti sulla vita rurale inglese all’inizio dell’Ottocento. Amica di molti scrittori e intellettuali del suo tempo, stringe un forte legame con Charlotte Brontë. I suoi ultimi lavori sono invece ambientati nei luoghi dell’infanzia e del ricordo, come ad esempio nel romanzo breve Mia cugina Phillis o in Mogli e figlie, interrotto a causa del sopraggiungere improvviso della morte.