“Tartarughe all’infinito”, il nuovo romanzo di JOHN GREEN

Cari lettori e care lettrici de La Parola ai Libri,
conoscete, vero, lo scrittore John Green? Con “Colpa delle stelle” ha conquistato milioni di cuori in tutto il mondo, regalandoci emozioni forti, dolorose, indimenticabili. I suoi romanzi riscuotono un largo consenso e molti lettori erano in attesa di leggere una sua nuova opera. Eccoli accontentati! “Tartarughe all’infinito” è dito da Rizzoli con la traduzione di Beatrice Masini.


TRAMA

Indagare sulla misteriosa scomparsa del miliardario Russell Pickett non rientrava certo tra i piani della sedicenne Aza, ma in gioco c’è una ricompensa di centomila dollari e Daisy, Miglior e Più Intrepida Amica da sempre, è decisa a non farsela scappare. Punto di partenza delle indagini diventa il figlio di Pickett, Davis, che Aza un tempo conosceva ma che, pur abitando a una manciata di chilometri, è incastrato in una vita lontana anni luce dalla sua. E incastrata in fondo si sente anche Aza, che cerca con tutte le forze di essere una buona figlia, una buona amica, una buona studentessa e di venire a patti con le spire ogni giorno più strette dei suoi pensieri. Nel suo tanto atteso ritorno, John Green, l’amatissimo, pluripremiato autore di Cercando Alaska e Colpa delle stelle, ci racconta la storia di Aza con una lucidità dirompente e coraggiosa, in un romanzo che parla di amore, di resilienza e della forza inarrestabile dell’amicizia.


Sul sito www.johngreenlibri.it è possibile leggere i primi due capitoli gratuitamente, questo è il link
—-> LEGGI I PRIMI DUE CAPITOLI <—–


SCHEDA TECNICA

Marchio: Rizzoli

Collana: RAGAZZI

Prezzo: 17.00 €

Pagine: 352

Formato libro: 21 x 14

Tipologia: CARTONATO

Data di uscita: 11-10-2017

ISBN carta: 9788817097864


“Ho lavorato per anni a questo romanzo e sono così felice di poterlo condividere con voi questo ottobre. Questo è stato il mio primo tentativo di scrivere qualcosa che riguardasse da vicino quel genere di disturbo mentale che ha colpito la mia vita sin dall’infanzia. Nonostante sia una storia inventata, in realtà è anche molto personale”.  John Green