Cultura in lutto, morto lo scrittore Umberto Eco

Lettori e Lettrici de La Parola ai Libri,
mai l’espressione “anno bisesto, anno funesto” fu più azzeccata.
Ieri la notizia della scomparsa di Harper Lee, oggi quella di Umberto Eco.
Ci lascia a 84 anni e in molti sentiranno la mancanza della sua parola, scritta e verbale, il suo sguardo penetrante sul mondo, il suo genio.

Tutto quello che posso scrivere su Umberto Eco renderebbe ben poca giustizia ad un uomo della sua levatura culturale, morale ed intellettuale. La sua scomparsa lascia una profonda ferita, da cui sgorga sangue d’inchiostro indelebile.
Così attivo in campo culturale, sempre attento all’aspetto politico, impegnato in campo letterario, filosofico, semiologico, linguistico, esperto della comunicazione e dei media.
Numerosi i suoi scritti, i suoi saggi, i suoi romanzi. Tra i più determinanti, “Il nome della rosa”, pubblicato nel 1980 e divenuto in breve tempo un bestseller internazionale contando 14 milioni di copie vendute, tradotto in cento e oltre lingue, da cui è stata tratta la trasposizione cinematografica nel 1987 che valse 4 David di Donatello.
Nel 1988 aveva fondato il Dipartimento della Comunicazione dell’Università di San Marino. Dal 2008 era professore emerito e presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici dell’Università di Bologna.
Di recente, si era unito al lancio della nuova casa editrice “La Nave di Teseo”, con Elisabetta Sgarbi, e con Sandro Veronesi, Hanif Kureishi, Tahar Ben Jelloun e altri, stanziando lui stesso 2 milioni e finanziata dagli scrittori. In merito a questa nuova avventura, aveva dichiarato:
“Perché il progetto è l’unica alternativa alla Settimana Enigmistica, il vero rimedio contro l’Alzheimer”. Velleitari? “Peggio, siamo pazzi”. 
 
 
 
“Teseo è solo un pretesto”, dichiarò, “un nome come un altro. L’importante è la nave, non Teseo”.
La morte è avvenuta ieri sera, intorno alle 22:30 nella sua abitazione.
Il mondo perde uno dei suoi più importanti uomini di cultura contemporanea.
Rip maestro.

 

Posted by laparolaailibri